latino - comparativi particolari
COMPARATIVO DI INTENSITA'
E' frequente trovare negli autori comparativi di maggioranza di aggettivi o avverbi non seguiti dal complemento di paragone. In tal caso il comparativo non indica un rapporto fra due entità o fra due qualità ma solamente un valore dell'aggettivo o dell'avverbio più intenso di quello normale.
Tale sfumatura di significato si esprime in italiano con le espressioni "piuttosto" "alquanto" "un po' troppo" :
corpulentior videris sembri piuttosto grasso
In scribendo sum saepe longior nello scrivere sono troppo prolisso
COMPARATIVO RAFFORZATO
Molto spesso il significato di comparativo viene modificato da un avverbio che indica genericamente la misura della comparazione stessa : tali avverbi in latino anziché la normale uscita in -um assumono l'uscita ablativale in -o
Paulo maiora canamus
cantiamo argomenti un po' solenni
ELISSI DEL SECONDO TERMINE DI PARAGONE
Quando il secondo termine di paragone è identico al primo e purchè non sorgano confusioni il latino lo omette in italiano è invece necessario rappresentarlo con un pronome
animi lineamenta pulchriora sunt quam corporis
le fattezze dell'anima sono più belle di quelle del corpo
COMPARATIO COMENDIARIA (PARAGONE ABBREVIATO)
A volte il gusto per l'espressione sintetica spinge l'autore a presentare come secondo termine di un confronto non quello che logicamente è tale ma un suo determinante di solito il complemento che lo specifica e che racchiude l'idea principale :
Hominum nostrorum prudentiam Graecis antepono
antepongo la saggezza dei nostri a quella dei Greci
ATTENZIONE
i seguenti esempi di ablativi di paragone di aggettivi sostantivati con valore avverbiale aequo, iusto, solito, necessario ecc.
stationes solito frequetiores
Posti di controllo più frequenti del solito
Analogo ai precedenti è il caso di sostantivi (opinione, spe ecc.)
Copiae minores spe atque opinione omnium
truppe meno numerose di quanto tutti sperassero e pensassero
Quando il confronto tra due aggettivi o due avverbi implica un'idea di maggioranza
a) se le due qualità esistono effettivamente entrambe sia pure in grado ineguale si ha il comparativo di maggioranza di entrambi gli aggettivi o avverbi :
Pestilentia minacior quam perniciosior
epidemia più minacciosa che dannosa
b) se una qualità esclude l'altra si ha il positivo di entrambi gli aggettivi o avverbi preceduti da magis il secondo da quam
magis metuens quam metuendus
più timoroso che temibile
SPROPOSIZIONE
l'idea della sproposizione fra due realtà è espressa in latino con il comparativo di maggioranza dell'aggettivo o dell'avverbio accompagnato da
1) quam pro e l'ablativo se segue il sostantivo
2) quam e una proposizione al congiuntivo e ut o pronome relativo se segue il verbo
proelium atrocis quam pro numero pugnatium
una battaglia troppo sanguinosa rispetto al numero dei combattenti
clarior res erat quam ut tegi posset
la cosa era troppo evidente perché potesse essere nascosta
lunedì 5 giugno 2017
lunedì 29 maggio 2017
latino - comparativo
latino - comparativo e superlativo
La qualità indicata dagli aggettivi qualificativi o trattandosi di azioni dagli avverbi può essere paragonata con altre qualità oppure con la stessa qualità posseduta da un altro termine
E' un ragazzo più volenteroso che geniale
agisce più impetuosamente che coraggiosamente
Tu sei più volenteroso di lui .
I due elementi fra i quali si istituisce il confronto si dicono 1° e 2° termine di paragone. Il 1° termine può essere soggetto della proposizione o complemento (diretto o indiretto); il 2° termine è sempre per sua stessa antura un complemento detto appunto complemento di paragone.
Dal confronto che viene insaturato dfra due termini possono derivare tre risultati :
a) Il 1° termine possiede la qualità alla pari con il 2° termine oppure la prima qualità è uguale alla seconda
Antonio è intelligente come Piero.
Antonio è tanto intelligente quanto diligente.
In tal caso si ha un comparativo di uguaglianza.
b) Il 1° termine possiede la qualità in grado inferiore al 2° oppure la prima qualità è inferiore alla seconda
Antonio è meno intelligente che Piero.
Antonio è meno intelligente che diligente
In tal caso si ha un comparativo di minoranza
c) Il 1° termine possiede la qualità in grado maggiore che il 2° oppure la prima qualità supera la seconda
Antoni o è più intelligente di Peiro
Antonio è più intelligente che diligente
In tal caso si ha un comparativo di maggioranza
tam ...... quam (tanto .... quanto )
ita .....ut (cos' ...come
aeque ...... ac (atque) (egualmente .... come) .
atque invece di ac è di norma quando precede una parola iniziante per vocale per gutturale (c k q) o per h e ciò per ragioni eufoniche
tam solidumi quam splendidum nomen
una fama tanto salda quanto illustre
sum tam misericors quam vos
sono incline alla pietà tanto quanto voi
Senex aeque aridus ac pumez
Il vecchio arido come la pomice
Milites non minus fortes quam duces
Soldati non meno valorosi dei comandanti
Nemo illo fuit minus emax
Nessuno fu meno spendaccione di lui
positivo genitivo comparativo di maggioranza
altus a um alt - i altior altius
velox veloc - is velocior velocium
il suffisso ior saldato all'aggettivo crea così il tema che ricorre in tutta la declinazione del comparativo di maggioranza; tale declinazione presenta tre uscite dei nomi col tema in consonante della 3° declinazione e quindi
abl sing in -e
gen plur in - um
nom acc e voc neutro in a
caso singolare plurale
maschile e femm neutro maschile femm neutro
nom altior altius altiores altiora
gen altioris altiorum
dat altiori alterioribus
acc altiorem altius altiores altiora
voc altior altius altiores altiora
abl altiore altioribus
Il secondo termine di paragone o complemento di paragone introdotto da un comparativo di maggioranza si trova espreso con quam ed il caso del primo termine :
Paucis fides carior quam fortuna fuit
a pochi l'onore fu più caro del denaro
oppure ablativo semplice
oratio fluebat dulcior melle
Il discorso fluiva più dolce del miele
tra le due costruzioni non bi è obbligatorio quando il primo termine è in un caso indiretto oppure quando il secondo termine è un verbo o una preposizione intera.
L'ablativo semplice si incontra particolarmente quando la frase è negativa e quando il secondo termine stesso è costituito da un pronome relativo.
La qualità indicata dagli aggettivi qualificativi o trattandosi di azioni dagli avverbi può essere paragonata con altre qualità oppure con la stessa qualità posseduta da un altro termine
E' un ragazzo più volenteroso che geniale
agisce più impetuosamente che coraggiosamente
Tu sei più volenteroso di lui .
I due elementi fra i quali si istituisce il confronto si dicono 1° e 2° termine di paragone. Il 1° termine può essere soggetto della proposizione o complemento (diretto o indiretto); il 2° termine è sempre per sua stessa antura un complemento detto appunto complemento di paragone.
Dal confronto che viene insaturato dfra due termini possono derivare tre risultati :
a) Il 1° termine possiede la qualità alla pari con il 2° termine oppure la prima qualità è uguale alla seconda
Antonio è intelligente come Piero.
Antonio è tanto intelligente quanto diligente.
In tal caso si ha un comparativo di uguaglianza.
b) Il 1° termine possiede la qualità in grado inferiore al 2° oppure la prima qualità è inferiore alla seconda
Antonio è meno intelligente che Piero.
Antonio è meno intelligente che diligente
In tal caso si ha un comparativo di minoranza
c) Il 1° termine possiede la qualità in grado maggiore che il 2° oppure la prima qualità supera la seconda
Antoni o è più intelligente di Peiro
Antonio è più intelligente che diligente
In tal caso si ha un comparativo di maggioranza
comparativo di uguaglianza
E' perifrastico in latino come in italiano si ottiene inserendo l'aggettivo positivo fra due avverbi correlativi dei quali il primo dà l'idea dell'uguaglianza il secondo introduce il complemento di paragone che è posto nel caso del primo termine. i più comuni avverbi correlativi per tale comparativo sonotam ...... quam (tanto .... quanto )
ita .....ut (cos' ...come
aeque ...... ac (atque) (egualmente .... come) .
atque invece di ac è di norma quando precede una parola iniziante per vocale per gutturale (c k q) o per h e ciò per ragioni eufoniche
tam solidumi quam splendidum nomen
una fama tanto salda quanto illustre
sum tam misericors quam vos
sono incline alla pietà tanto quanto voi
Senex aeque aridus ac pumez
Il vecchio arido come la pomice
comparativo di minoranza
E' perifrastico in latino come in italiano; si ottiene premettendo all'aggettivo al grado positivo l'avv: minus, Se esiste un secondo termine di paragone esso viene introdotto da quam, ac ( atque) (=che) e posto nello stesso caso del primo oppure si presenta all'ablativo sempliceMilites non minus fortes quam duces
Soldati non meno valorosi dei comandanti
Nemo illo fuit minus emax
Nessuno fu meno spendaccione di lui
comparativo di maggioranza
Tranne qualche caso in latino ha forma suffissale. Si forma aggiungendo al radicale dell'aggettivo il suffisso - ior ( per il maschile e il femminile) e ius (per il neutro). Si ricordi che il radicale (o tema si riconosce facilmente togliendo la desinenza del genitivo sinolarepositivo genitivo comparativo di maggioranza
altus a um alt - i altior altius
velox veloc - is velocior velocium
il suffisso ior saldato all'aggettivo crea così il tema che ricorre in tutta la declinazione del comparativo di maggioranza; tale declinazione presenta tre uscite dei nomi col tema in consonante della 3° declinazione e quindi
abl sing in -e
gen plur in - um
nom acc e voc neutro in a
caso singolare plurale
maschile e femm neutro maschile femm neutro
nom altior altius altiores altiora
gen altioris altiorum
dat altiori alterioribus
acc altiorem altius altiores altiora
voc altior altius altiores altiora
abl altiore altioribus
Il secondo termine di paragone o complemento di paragone introdotto da un comparativo di maggioranza si trova espreso con quam ed il caso del primo termine :
Paucis fides carior quam fortuna fuit
a pochi l'onore fu più caro del denaro
oppure ablativo semplice
oratio fluebat dulcior melle
Il discorso fluiva più dolce del miele
tra le due costruzioni non bi è obbligatorio quando il primo termine è in un caso indiretto oppure quando il secondo termine è un verbo o una preposizione intera.
L'ablativo semplice si incontra particolarmente quando la frase è negativa e quando il secondo termine stesso è costituito da un pronome relativo.
mercoledì 24 maggio 2017
il verbo in latino
il verbo latino
La coniugazione del verbo latino è i risultato di una vicenda storica che ha come punto di partenza al solito il remoto sistema indoeuropeo da quello il verbo latino si e non poco distaccato assai più per esempio del verbo greco.
la forma verbale di solito può essere passato presente e futuro. Il futuro però in latino deriva da antichi congiuntivi o da perifrasi.
Aspetto del verbo è appunto la definizione del processo verbale rispetto alla durata.
Rispetto alla durata un processo verbale può essere compiuto o incompiuto.
E' incompiuto infectum quando si mostra l'azione in via di svolgimento "sta vivendo"
E' compiuto perfectum, quando si mostra l'azione come giunta al suo compimento " ha fatto l'azione di vivere" "ha finito di vivere"
COME E' NATA LA CONIUGAZIONE
In origine i due aspetti di uno stesso processo verbale erano indicati con due diversi temi il tema dell'infectum presente e quello del perfectum passato. Un esempio ci viene dal verbo esse essere che ne presente ha i tema (e)s ed al perfetto il tema fu.
Ciascuno di questi temi disponeva almeno dell'indicativo di tre tempi indicanti la contemporaneità, l'anteriorità e la posteriorità.
Con il passare dei secoli il verbo latino a differenza di quello gracoha perso l'opposizione aspettuale dei due temi il tema dell'infectum ha mantenuto il suo valore mentre quello del perfectum ha perso ogni connotazione aspettuale e ne ha assunta una cronologica indicando così il passato, sia in senso assoluto (in frase subordinata rispetto al verbo della sovraordinata).
I due temi prima indipendenti l'uno dall'altro hanno cisì subito una graduale fusione da cui è nata la coniugazione verbale.
Nel tempo latino storicamente attestato si distinguono :
funzione
diàtesi o forma
modo
tempo
persona
numero
La coniugazione del verbo latino è i risultato di una vicenda storica che ha come punto di partenza al solito il remoto sistema indoeuropeo da quello il verbo latino si e non poco distaccato assai più per esempio del verbo greco.
la forma verbale di solito può essere passato presente e futuro. Il futuro però in latino deriva da antichi congiuntivi o da perifrasi.
Aspetto del verbo è appunto la definizione del processo verbale rispetto alla durata.
Rispetto alla durata un processo verbale può essere compiuto o incompiuto.
E' incompiuto infectum quando si mostra l'azione in via di svolgimento "sta vivendo"
E' compiuto perfectum, quando si mostra l'azione come giunta al suo compimento " ha fatto l'azione di vivere" "ha finito di vivere"
COME E' NATA LA CONIUGAZIONE
In origine i due aspetti di uno stesso processo verbale erano indicati con due diversi temi il tema dell'infectum presente e quello del perfectum passato. Un esempio ci viene dal verbo esse essere che ne presente ha i tema (e)s ed al perfetto il tema fu.
Ciascuno di questi temi disponeva almeno dell'indicativo di tre tempi indicanti la contemporaneità, l'anteriorità e la posteriorità.
Con il passare dei secoli il verbo latino a differenza di quello gracoha perso l'opposizione aspettuale dei due temi il tema dell'infectum ha mantenuto il suo valore mentre quello del perfectum ha perso ogni connotazione aspettuale e ne ha assunta una cronologica indicando così il passato, sia in senso assoluto (in frase subordinata rispetto al verbo della sovraordinata).
I due temi prima indipendenti l'uno dall'altro hanno cisì subito una graduale fusione da cui è nata la coniugazione verbale.
Nel tempo latino storicamente attestato si distinguono :
funzione
diàtesi o forma
modo
tempo
persona
numero
domenica 5 febbraio 2017
latino composti di uter
Dalle interrogativo uter quale dei due si formano i seguenti pronomi e aggettivi indefiniti :
uterque utraque utrumque lui e l'altro tutti e due entrambi.
Latino composti di uter
È un composto di uter-que suffisso con idea distributiva ulterque sta ad utre come quisque sta a quis : genitivo utriusque dativo utique, ecc.
Uterque indefinito distributivo significa propriamente l'uno e l'altro distintamente presi mentre ambo duale significa tutti e due presi insieme.
Uterque compare per lo più in funzione di aggettivo.
Uterque consul l'uno e l'altro console.
Come uter assume funzione pronominale specialmente quando è determinato da altri pronomi
uterque nostrum vestrum eorum n l'uno e l'altro di noi di voi di loro
uter utravis utrumvis qualsivoglia dei due pronomi pronome e aggettivo
uterliet utralibet utrumlibet quale piaccca dei due peronomi pronome aggettivo
alteuter alterutra alterutrum l'uno o l'altro dei due.
Nella declinazione l'elemento alter rimane invariato : gen alterutrius dat alterutri ecc.
Talvolta si preferisce scindere i due componenti che in tal caso sono declinabili entrambi aterius utrius alteri utri ecc.
Anche alteruter può avere funzione di aggettivo.
alterutra Victoria una delle due vittorie
oppure di pronome
alteruter vestrum uno l'altra di voi due
alteruter de filis uno o l'altro di due figli.
a volte alteruter esprime l'idea di reciprocità
ad occidendum alterutrum parati pronti ad uccidersi reciprocamente
neuter neutra neutrum né l'uno né l'altro dei due nessuno dei due punto
è indefinito negativo usato di solito come aggettivo
neuter consul nessuno dei due consoli
in neutra ripa in nessuna delle due rive
ma anche con mio pronome se è determinato da pronomi
neuter Nostrum nessuno di noi due
latino composti uter
uterque utraque utrumque lui e l'altro tutti e due entrambi.
Latino composti di uter
È un composto di uter-que suffisso con idea distributiva ulterque sta ad utre come quisque sta a quis : genitivo utriusque dativo utique, ecc.
Uterque indefinito distributivo significa propriamente l'uno e l'altro distintamente presi mentre ambo duale significa tutti e due presi insieme.
Uterque compare per lo più in funzione di aggettivo.
Uterque consul l'uno e l'altro console.
Come uter assume funzione pronominale specialmente quando è determinato da altri pronomi
uterque nostrum vestrum eorum n l'uno e l'altro di noi di voi di loro
uter utravis utrumvis qualsivoglia dei due pronomi pronome e aggettivo
uterliet utralibet utrumlibet quale piaccca dei due peronomi pronome aggettivo
alteuter alterutra alterutrum l'uno o l'altro dei due.
Nella declinazione l'elemento alter rimane invariato : gen alterutrius dat alterutri ecc.
Talvolta si preferisce scindere i due componenti che in tal caso sono declinabili entrambi aterius utrius alteri utri ecc.
Anche alteruter può avere funzione di aggettivo.
alterutra Victoria una delle due vittorie
oppure di pronome
alteruter vestrum uno l'altra di voi due
alteruter de filis uno o l'altro di due figli.
a volte alteruter esprime l'idea di reciprocità
ad occidendum alterutrum parati pronti ad uccidersi reciprocamente
neuter neutra neutrum né l'uno né l'altro dei due nessuno dei due punto
è indefinito negativo usato di solito come aggettivo
neuter consul nessuno dei due consoli
in neutra ripa in nessuna delle due rive
ma anche con mio pronome se è determinato da pronomi
neuter Nostrum nessuno di noi due
latino composti uter
lunedì 20 giugno 2016
latino - diffettivi e indeclinabili
latino - difettivi e indeclinabili
Alcuni nomi sono usati solamente in un caso o due della loro declinazione (difettivi) oppure durante la loro evoluzione storica hanno finito per irrigidirsi in un'unica forma che vale per tutti i casi (indeclinabili) vediamo i più importanti.
fas = il lecito usato solo in casi diretti del singolare
fors = la sorte oltre al nominativo singolare si trova l'ablativo forte cristallizzato in avverbio
instar = a guisa di sempre determinato dal genitivo in pratica a valore di preposizione
mane = mattino Novum mane = il fresco mattino; ad ispum mane = fino al mattino; a mane ad vesperum = da mattino a sera.
nefas = sacrilegio ( E' l'opposto di fas e si utilizza allo stesso modo)
pondo = del peso di è l'ablativo di un disusato pondum; corona libram pondo una corona del peso di una libbra
sponte = per volontà si trova solo all'alblativo o da sono in funzione avverbiale ( spontanemente) o accompagnato da un attributo possessivo sponte mea = per volontà mia
pessum = in rovina è propriamente l'accusativo di direzione pessumi ire = andare in rovina
venum in vendita acc di direzione venum ire= andare in vendita
necesse = necessario inevitabile usato solo nell'espressione impersonale neccesse est
nequam = dappoco tristo
potis pote = capace di in grado di usato solo al maschile e neutro nella lingua arcaica
tot = tanti tante (in senso numerico)
quot = quanti quante (in senso numerico)
aliquot = alquanti alquante un certo numero.
Alcuni nomi sono usati solamente in un caso o due della loro declinazione (difettivi) oppure durante la loro evoluzione storica hanno finito per irrigidirsi in un'unica forma che vale per tutti i casi (indeclinabili) vediamo i più importanti.
a) SOSTANTIVI
epos = epopea usato sono nei casi diretti del singolarefas = il lecito usato solo in casi diretti del singolare
fors = la sorte oltre al nominativo singolare si trova l'ablativo forte cristallizzato in avverbio
instar = a guisa di sempre determinato dal genitivo in pratica a valore di preposizione
mane = mattino Novum mane = il fresco mattino; ad ispum mane = fino al mattino; a mane ad vesperum = da mattino a sera.
nefas = sacrilegio ( E' l'opposto di fas e si utilizza allo stesso modo)
pondo = del peso di è l'ablativo di un disusato pondum; corona libram pondo una corona del peso di una libbra
sponte = per volontà si trova solo all'alblativo o da sono in funzione avverbiale ( spontanemente) o accompagnato da un attributo possessivo sponte mea = per volontà mia
pessum = in rovina è propriamente l'accusativo di direzione pessumi ire = andare in rovina
venum in vendita acc di direzione venum ire= andare in vendita
b)AGGETTIVI
frugi frugale dabbenenecesse = necessario inevitabile usato solo nell'espressione impersonale neccesse est
nequam = dappoco tristo
potis pote = capace di in grado di usato solo al maschile e neutro nella lingua arcaica
tot = tanti tante (in senso numerico)
quot = quanti quante (in senso numerico)
aliquot = alquanti alquante un certo numero.
venerdì 8 aprile 2016
grammatica latina - quinta declinazione
grammatica latina - quinta declinazione
Comprende un numero esiguo di sostantivi femminili con tema -e/-ei unico esempio di maschile è dies - diei il giorno edl il suo composto meridies -ei il mezzogiorno
anche dies tuttavia può essere femminile
quando è accompagnato da un'attribuzione che indichi trattarsi di un giorno prefissato (dies dicta )
quando significa spazio di tempo genericamente inteso quod est dies allatura ciò che il tempo porterà
nell'indicazione della data
come modelli di declinazione completa sing e plur vediamo
dies diei il giorno
res rei la cosa
che sono gli unici sostantivi della quinta declinazione a flessione intera tutti gli altri indicando per lo più concetti astratti hanno solamente il singolare
caso maschile femminile
nom dies il giorno res la cosa
gen diei del giorno rei della cosa
dat diei al giorno rei alla cosa
acc diem il giorno rem la cosa
voc dies o giorno res o cosa
abl die con la cosa re con la cosa
plurale
caso maschile femminile
nom dies i giorni res le cose
gen dierum dei giorni rerum delle cose
dat diebus ai giorni rebus alle cose
acc dies i giorni res le cose
voc dies o giorni res o cose
abl diebus nei giorni rebus con le cose
alcuni sostantivi sono declinati anche al plurale ma solamente nei casi diretti i più frequenti sono
acies ei la schiera
effegies ei l'effige
facies ei l'aspetto la figura
species ei l'apparenza
spes ei la speranza
Comprende un numero esiguo di sostantivi femminili con tema -e/-ei unico esempio di maschile è dies - diei il giorno edl il suo composto meridies -ei il mezzogiorno
anche dies tuttavia può essere femminile
quando è accompagnato da un'attribuzione che indichi trattarsi di un giorno prefissato (dies dicta )
quando significa spazio di tempo genericamente inteso quod est dies allatura ciò che il tempo porterà
nell'indicazione della data
come modelli di declinazione completa sing e plur vediamo
dies diei il giorno
res rei la cosa
che sono gli unici sostantivi della quinta declinazione a flessione intera tutti gli altri indicando per lo più concetti astratti hanno solamente il singolare
caso maschile femminile
nom dies il giorno res la cosa
gen diei del giorno rei della cosa
dat diei al giorno rei alla cosa
acc diem il giorno rem la cosa
voc dies o giorno res o cosa
abl die con la cosa re con la cosa
plurale
caso maschile femminile
nom dies i giorni res le cose
gen dierum dei giorni rerum delle cose
dat diebus ai giorni rebus alle cose
acc dies i giorni res le cose
voc dies o giorni res o cose
abl diebus nei giorni rebus con le cose
alcuni sostantivi sono declinati anche al plurale ma solamente nei casi diretti i più frequenti sono
acies ei la schiera
effegies ei l'effige
facies ei l'aspetto la figura
species ei l'apparenza
spes ei la speranza
venerdì 25 marzo 2016
declinazioni latine - quarta declinazione
declinazione latine - quarta declinazione
la quarta declinazione comprende sostantivi maschile femminili e neutri
i sostantivi maschili e femminili escono al nominativo singolare in -us ed hanno uguali uscite per tutta la declinazione il neutro invece al nominativo singolare esce in -u e mantiene tale uscita in tutto il singolare eccezion fatta naturalmente per i genitivo singolare che ha l'uscita caratteristica della 4° declinazione in - us
singolare
caso maschile femminile neutro
nom motus il moto pinus il pino cornu il corno
gen. motus del moto pinus del pino cornus del corno
dat. motui al moto pinui al pino cornu al corno
acc. motum il moto pinum il pino cornu il corno
voc. motus o moto pinus o pino cornu o corno
abl. motu con il moto pinu con il pino cornu con il corno
plurale
caso maschile femminile neutro
nom. motus i moti pinus i pini cornua i corni
gen. motuum dei moti pinuum dei pini cornuum dei corni
dat. motibus ai moti pinibus ai pini cornibus ai corni
acc. motus i moti pinus i pini cornua i corni
voc. motus o moti pinus o pini cornua o corni
abl. motibus coi moti pinibus coi pini cornibus coi corni
OSSERVAZIONI
La 4° declinazione ha subito vari influssi da parte della 2° si spiega così il fatto che taluni nomi abbiano certi nomi abbiano in certi casi duplici uscite
senatus il senato gen sing senatus senatii
lo stesso accade per vari altri onomi di piante ( di genere femminile ) laurus cupressus per esempio a gen sing fanno rispettivamente laurus lauri cupressus o cupressi
un caso di nome eteroclito è per esempio domus, us femminile casa che alterna le uscite della seconda e della 4° per tutta la declinazione
caso singolare plurale
nom domus domus
gen domus domuum domorum
dat domui e domo domibus
acc domum domus e domos
voc domus domus
abl domo e domu domibus
la quarta declinazione comprende sostantivi maschile femminili e neutri
i sostantivi maschili e femminili escono al nominativo singolare in -us ed hanno uguali uscite per tutta la declinazione il neutro invece al nominativo singolare esce in -u e mantiene tale uscita in tutto il singolare eccezion fatta naturalmente per i genitivo singolare che ha l'uscita caratteristica della 4° declinazione in - us
singolare
caso maschile femminile neutro
nom motus il moto pinus il pino cornu il corno
gen. motus del moto pinus del pino cornus del corno
dat. motui al moto pinui al pino cornu al corno
acc. motum il moto pinum il pino cornu il corno
voc. motus o moto pinus o pino cornu o corno
abl. motu con il moto pinu con il pino cornu con il corno
plurale
caso maschile femminile neutro
nom. motus i moti pinus i pini cornua i corni
gen. motuum dei moti pinuum dei pini cornuum dei corni
dat. motibus ai moti pinibus ai pini cornibus ai corni
acc. motus i moti pinus i pini cornua i corni
voc. motus o moti pinus o pini cornua o corni
abl. motibus coi moti pinibus coi pini cornibus coi corni
OSSERVAZIONI
La 4° declinazione ha subito vari influssi da parte della 2° si spiega così il fatto che taluni nomi abbiano certi nomi abbiano in certi casi duplici uscite
senatus il senato gen sing senatus senatii
lo stesso accade per vari altri onomi di piante ( di genere femminile ) laurus cupressus per esempio a gen sing fanno rispettivamente laurus lauri cupressus o cupressi
un caso di nome eteroclito è per esempio domus, us femminile casa che alterna le uscite della seconda e della 4° per tutta la declinazione
caso singolare plurale
nom domus domus
gen domus domuum domorum
dat domui e domo domibus
acc domum domus e domos
voc domus domus
abl domo e domu domibus
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